In un periodo incerto come quello attuale dove l’emergenza COVID-19 sta mettendo in ginocchio l’intero sistema economico mondiale e sta sconvolgendo le abitudini della popolazione, scaturisce la certezza che nel futuro molto prossimo l’Internet of Things - Industry 4.0 avrà un ruolo fondamentale per la crescita e la gestione delle aziende manifatturiere e non.
Il fermo produzione di diverse aziende a seguito delle disposizioni governative sulla chiusura delle attività non essenziali ha prodotto un danno economico rilevante alle imprese che non hanno implementato tecnologie digitali nelle loro linee di produzione (per l’Italia si stima un -15% del PIL nel primo semestre).
L’emergenza sanitaria ha, quindi, fornito un’accelerazione nell’utilizzo delle nuove tecnologie e un interesse maggiore da parte degli imprenditori ad integrarle nel loro sistema produttivo.
Se il primo “vaccino” utilizzato dalle aziende per contrastare la chiusura delle attività è lo smart working, è sempre più evidente la necessità di gestire da remoto in tempo reale tramite soluzioni e piattaforme digitali intere linee di produzione fino ad eseguire operazioni di manutenzione preventiva e predittiva dei macchinari, riducendo in questo modo il fermo produzione con conseguente aumento dell’efficienza.
Tutto questo nella piena salvaguardia della sicurezza e della salute dell’operatore.
Una recente pubblicazione del Politecnico di Milano ha però evidenziato che tra le grandi aziende e le PMI c’è un divario in termini di conoscenza e progetti avviati riguardanti l’Industry 4.0. Se il 97% delle grandi aziende conosce le soluzioni IoT per l’Industry 4.0 ed il 54% ha avviato almeno un progetto inerente, solo il 39% delle PMI ha sentito parlare di queste soluzioni e appena il 13% ha avviato delle iniziative (per dettagli vedere https://www.osservatori.net/it_it/osservatori/comunicati-stampa/mercato-italiano-internet-of-things-valore-trend-crescita-2019-comunicato).
Sia le grandi aziende che le PMI che hanno avviato un progetto basato sulle nuove tecnologie digitali hanno riscontrato un miglioramento dell’efficienza, insieme al miglioramento dell’immagine aziendale nei confronti di tutti gli stakeholders.
Ultimo, ma non meno importante, la trasformazione dei processi produttivi tramite l’Industry 4.0 coinvolge la Direttiva 2006/42/CE (Direttiva Macchine), in quanto deve tenere conto dei cambiamenti e delle problematiche riguardanti la sicurezza dei prodotti che sorgono da questo progresso tecnologico.
In questo scenario di Fase 2 Faentia Consulting è partner delle aziende che vogliono intraprendere questo salto tecnologico, ormai inevitabile, alle nuove tecnologie digitali sempre in ottemperanza delle Normazioni cogenti (Marcatura CE e altre).
Ing. Claudio Barone
Product Safety Analyst
Faentia Consulting Srl